5 cose che non esistono più

Diciamolo, l’amarcord è sempre alle porte per chi è stato giovane o giovanissimo negli anni Ottanta e Novanta. Per la musica, le mode, magari i programmi tv che tanto abbiamo amato, ma anche per tanti oggetti che oggi non esistono più e che con un po’ di nostalgia e il sorriso sulle labbra ci piacerebbe ancora avere con noi.
Allora, ecco la nostra classifica (personalissima!) delle 5 cose che più mancano. Siete d’accordo?
Numero 5. Direttamente dall’astuccio di scuola, le pennine profumate, di tutti i colori, con quegli anellini arcobaleno. C’era chi avrebbe voluto mangiarle… nessuno ci ha mai detto che erano tossiche.
Numero 4. Sempre dai ricordi scolastici, i “salvabuchi”: quegli anellini adesivi, bianchi o trasparenti, che si mettevano per rinforzare i fogli a buchi nei quadernoni. Sfido chiunque a dire che non ha mai strappato un foglio… Ci hanno salvato da tante insufficienze.
Numero 3. Il telefono di casa… doppio. Sì, quello con il filo attaccato al muro, piazzato magari al centro del salotto o sul mobile in ingresso. Quello della nonna con la seggiolina lì accanto… E anche la seconda cornetta, naturalmente. Che tiravamo su nascosti nell’altra stanza cercando di fare piano per poter spiare le conversazioni degli altri!
Numero 2. Questa è solo per ragazze: le riviste come Cioè, Debby, Cleo… Quei settimanali femminili che ci spolpavamo a caccia dei test, dell’oroscopo, delle lettere con le domande proibite, e poi soprattutto lui, il posterone centrale del cantante del cuore! Che veniva subito appeso in cameretta. E qualcuna racconta di tutti i baci che riceveva il muro...
Numero 1. La cassettina dentro al walkman. Inseparabile compagna di mille viaggi, pomeriggi con le amiche, momenti di gioia e tristezza. La cassettina registrata era la stessa per mille volte e canzoni, magari prese dalla radio. E il walkman, oggi sostituito da ipod e cellulari, un reperto storico… con le sue pile sempre scariche!